Le nuove esperienze
di WEB design spesso vengono scambiate per veri e proprio progetti
artistici, quello che più accomuna entrambi è la fortissima
sperimentazione.
http://www.html.it/web_design/
I web designer
sono i nuovi net artists del futuro?
Dalla visione di
questi materiali vedremo come i progetti di web site dedicati allla
comunicazione condividono con quelli dell'arte i medesimi linguaggi
utilizzando interfacce avanzate spesso realizzate con Flash.
In ITALIA
- ALESSI www.alessi.com
- ALIAS www.aliasdesign.it
- VERSACE www.versace.com
- DOLCE& GABBANA www.dolcegabbana.it/
- MINA www.minamazzini.com/
- JOVANOTTI www.soleluna.com
- MEDIAEVO www.mediaevo.it
- MASSIMO KUNSTLER mksite.com
- ALEART www.aleart.it/
- DOLLY DESIGN www.dollydesign.com
- STUDIO CAMUFFO www.studiocamuffo.it/
- IMMAGINARIO web farm www.immaginario.com
- DESIGN RADAR www.designradar.it/
Nel MONDO
- NIKE www.nike .com
- ABSOLUT www.absolut.com
- COCA COLA www.cocacola.com
- RON ARAD www.ronarad.com/
- MADONNA www.madonna.com
- PETER GABRIEL www.petergabriel.com
- EGOMEDIA www.egomedia.com
- YENZ www.yenz.com
- PERCEPTIONGRAPHICS www.perceptiongraphics.com
- VanoPHOTO www.kimballhallphoto.com
- ESTUDIO www.blitzds.com
- AIRSIDE www.airside.co.uk
- ARTintechnotime 010101.sfmoma.org
Premi per il web design
www.goldenwebawards.com
per I siti realizzati in flash www.macromedia.com
Web design
Da unanalisi superficiale potrebbe emergere che tutto quello che
ho detto fin dora sulla comunicazione potrebbe essere perfettamente
applicato al web, ma spero di riuscire invece a fornire degli aspetti
più esaustivi su come sono veicolate le informazioni
on line.
Il potenziale enorme del web e il suo diffondersi in modo esponenziale
crea e distrugge di continuo le regole comunicative relative al suo
linguaggio. Il linguaggio dei nuovi media è un linguaggio in
continuo mutamento, che vede imporsi le strategie (grafiche e testuali)
più efficaci nell'uso che ne fanno i suoi utenti e nel reiterarsi
di queste esperienze. Il concetto di link popularity è il cardine
nelle comunità on line, si va dove tutto funziona ma soprattutto
dove ci sono informazioni fresche e semplici da reperire.
Come già analizzato nel discorso sull'interfaccia di navigazione,
i web designer sono i veri sperimentatori, coloro che manipolano i segni
e strutturano le informazioni utilizzando strategie comunicative di
sperimentazione.
Il modello dell'editoria web ha le seguenti componenti:
1. TESTO - STRUTTURA
(architetto) il modo in cui qualcosa è organizzato e ottimizzato
per semplificarne l'utilizzo.
2. CODICE - COMPORTAMENTO (ingegnere) il modo in cui gli utenti
interagiscono con il prodotto e il conseguente comportamento del prodotto.
3. IMMAGINI - PRESENTAZIONE (disegnatore) il modo in cui un qualcosa
è presentato visivamente agli utenti.
Risulta molto complicato
riuscire a districare totalmente questi tre anelli che hanno il cuore
proprio nel loro incrocio, che si mischia completamente tra struttura,
programma e grafica, quasi che la scrittura ed i contenuti fossero lultimo
dei componenti.
In questo centro avviene lincontro-scontro tra competenze diversissime,
ritorna il vecchio dilemma di quanto la forma determini il contenuto
e viceversa, quanto anche la forma più appropriata non abbia
senso senza un supporto tecnico, cioè un funzionamento dalto
livello.
Dal '95 ad oggi, dopo l'espansione massiccia della rete, sono proliferati
gli studi e le modalità per perfezionare ed ottimizzare le equipe
di lavoro dedicate al web, sfruttando professionalità sempre
più sofisticate: tecnici html, creativi, copy, specializzati
in animazioni flash, programmatori in perl e javascript, ecc.
Esistono, inoltre, una serie di regole e convenzioni che riguardano
il flusso dei contenuti nelle pagine e che sono addirittura confluite
in pseudo discipline molto diffuse ed altrettanto discusse, di cui evidenzierò
le più popolari: usability, web writing e il design dinterfacce
creative.
WEB
USABILITY - L'usabilità è quella proprietà
di un sito web che lo rende facile da navigare e usare.
Originariamente la parola usabilità derivava dalla progettazione
dei software: dalla metà degli anni 80 iniziò a
svilupparsi quella che è una vera e propria scienza, che coniuga
la psicologia e l'intelligenza artificiale all'informatica (es: un sito
deve essere leggero, accessibile, facilmente modificabile, ecc.).
Lattuale guru della usabilità, Jacob Nielsen, ha stilato
per primo le regole di bontà per un sito, ma lusabilità
non è un concetto assoluto, esiste in relazione a diversi aspetti
cognitivi. Esistono differenti opinioni circa una possibile definizione
di usabilità, tutte però concordano sulla necessità
di riconoscere una serie di caratteristiche del sito, misurabili e sottoponibili
a test.
Il Decalogo può essere riassunto in regole che hanno il sapore
di vecchi consigli e che si attivano principalmente sui
tre aspetti di Veen, semplicità nel strutturare le informazioni
(testo), semplicità nel linguaggio tecnico utilizzato (codice)
e semplicità nel progetto grafico che lo espone (immagini).
WEB WRITING
- Partendo dallassunto che la scrittura online è diversa
in quanto ha caratteristiche, supporti, e presupposti diversi, il web
writing propone dei suggerimenti per scrivere in modo corretto e semplice
per la rete.
Questi suggerimenti riguardano due aspetti caratteristici del Web:
- una nuova modalità di scrittura che tenga conto della diversità
dei testi, dei lettori e del medium;
- una scrittura per il Web che segue con miglior attenzione oltre alla
scrittura delle informazioni, quella dell'interfaccia testuale e quella
dell'ambiente.
Ovviamente anche per questo settore Nielsen ha prodotto un elenco di
quindici consigli riguardanti la scrittura di cui ricordiamo sommariamente:
1. il linguaggio deve riferirsi all'utente, 2. evitare i contenuti ridondanti,
3. evitare i titoli molto creativi e ambigui, 4. gli standard editoriali
devono essere coerenti, ecc., in una sequenza più o meno identica
alle regole delleditoria.
Vista la distanza con la quale tratto largomento confesso che
non ho molto interesse per questi approcci generali e totalizzanti,
è nota la cattiva fama di Nielsen presso molti web designer.
In realtà credo che tassonomie rigide come le sue andrebbero
sempre limitate ad uno specifico contesto d'uso e a precisi obiettivi,
e non trasformate in regole assolute.
In realtà sembra esserci in atto una polemica tra lusabilità
e il design, spesso queste componenti sembrano contrapporsi e formulare
anche teorie bizzarre. I giovani designer pensano che sarebbe opportuno
applicare lusabile allutile (aree informative, biblioteche,
servizi di prenotazione, ecc.) e il bello al superfluo (grafica, giochi,
intrattenimento, art, ecc.) per godere ancora di situazioni visive non
ingabbiate nelle regole di Nielsen.
DESIGN DI INTERFACCE
CREATIVE Questo campo è quasi sempre dominio dei grafici
e dei web designer ma talvolta, non lo nego, si scontra con la funzionalità
di molti servizi on line. I designer sono spesso accusati di essere
eccessivamente sperimentatori, purtroppo mai di cercare nuove modalità
di comunicazione. Nellutilizzo di interfacce grafiche on line
esiste una gamma di possibilità molto articolata. I prodotti
delle grandi marche, ad esempio, spesso devono solo consolidare a livello
web la loro immagine che sarà ovviamente diversa da quella di
chi intende fornire un catalogo e produrre un portale gestito da un
database.
Luso di linguaggi di programmazione (Java script) o delle nuove
potenzialità di software dedicati allanimazione web (Flash),
hanno fortemente potenziato il web design riuscendo ad attirare a sè
utenti interessati ad una navigazione pura che ha come obiettivo
una sbronza di immagini.
Jef Raskin, nel suo famoso testo Interfacce a misura duomo,
pur sottolineando gli aspetti seduttivi dellinterfaccia afferma
che "
se nella creazione di uninterfaccia si seguono
le fasi del processo che caratterizzano lesperienza seduttiva
si costruisce unottima premessa, favorevole a facilitare sia linterazione
sia la persuasione [
] le interfacce grafiche sembrano invece fermarsi
allo stadio seduttivo, la grafica utilizzata per scopi puramente estetici
spesso risulta carente di funzionalità".
per approfondimenti:
M. BOSCAROL, Web
design e interfacce software: alcune differenze, www.usabile.it/092001.htm.
J. VEEN, Web design: arte & scienza, Apogeo, Milano, 2001.
J. SKLAR, Principi di web design, Apogeo, Milano, 2000
J. RASKIN, Interfacce a misura duomo, Apogeo, Milano, 2003.
A. SPILA, Scrivere l'interfaccia. Standard e creatività, ipertesti
e interfaccia testuale, www.html.it/webwriting/writing_06.htm.
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