Università
degli Studi di Udine -a.a. 2004/05 - Facoltà di Scienza della
Formazione Teorie e Tecniche dei nuovi media- dott. Antonella Varesano 3. COMUNICAZIONE e LINGUAGGI |
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ANALISI CRITICA - IL CONCETTO DI COMUNICAZIONE Nel corso del XX secolo i modi e le tecniche di comunicare subiscono uno sviluppo straordinario e lo studio di questi fenomeni diventa una delle chiavi fondamentali per interpretare l'ambiente sociale e culturale in cui viviamo. Con
il termine comunicazione si definisce in generale > il trasferimento
d'informazione codificate da un EMITTENTE ad un RICEVENTE attraverso un
CANALE dove per CANALE intendiamo lo strumento fisico attraverso il quale
viene trasmesso il messaggio -
LA COMUNICAZIONE è il processo Nel primo caso processo ovviamente coinvolge la sfera culturale e riguarda quindi la complessità dei significati che l'essere umano elabora, nel secondo caso il dato è appunto la pura informazione, ciò che viene trasferito se il processo va a buon fine.
COMMUNICATIO cioé mettere qualcosa in comune, passare da uno all'altro e per estensione - unire in comunità - OGNI
DISCIPLINA COME PRECEDENTEMENTE DETTO PRIVILEGIA GLI ASPETTI DI INTERESSE: LA TEORIA DELL'INFORMAZIONE Nel 1948 C. Shannon e W. Weaver formalizzano la teoria matematica delle comunicazioni che sarà il nucleo matematico della teoria dell'informazione, connettendo il concetto di informazione a quello di comunicazione. Nasce la teoria matematica della comunicazione, che si propone come un modello matematico volto ad interpretare tutti i processi comunicativi, uomo-uomo, uomo-macchina, macchina-macchina, nei termini della teoria dell'informazione: un emittente invia un messaggio, destinato ad un ricevente, lungo un canale sul quale è presente una certa quantità, non eliminabile, di rumore. Il messaggio è codificato tramite un codice condiviso tra emittente e ricevente e l'intero porcesso comunicativo può risentire di equivoci, ossia di attribuzioni errate di senso al segnale inviato dell'emittente da parte del ricevente. L'invio sul canale di una amggior quantità di informazione riduce il rumore, ossia l'incertezza del ricevente nella decosifica del messaggio.
L'informazione è una misura quantitativa che rende conto delle
alternative necessarie per definire un numero senza ambiguità. definizioni
di codice: Il
modello di S e W e'in grado di analizzare fenomeni comunicativi eterogenei
riferendosi solo ad un processo tecnologico di trasmissione di dati. MODELLO
DEL CODICE E MODELLO INFERENZIALE Le
teorie sopra esposte condividono un modello di base che afferma quanto
segue la comunicazione consiste nella codifica e decodifica di un
messaggio . Questo modello viene definito da Valli come il modello
del codice ed è stato valido da Aristotele alla semiotica moderna.
Oggi il modello del codice sembra essere entrato in crisi grazie agli
studi di Grice e altri filosofi che hanno introdotto un modello
inferenziale secondo il quale la comunicazione consiste nella
produzione e nellinterpretazione di indizi. www.hackerart.org/corsi/aba00/biggi/elementi.htm LA COMUNICAZIONE APPLICATA AI NUOVI MEDIA, le nuove forma di comunicazione on line Il computer, sia esso connesso in rete o meno, è un potente strumento di ausilio alla comunicazione. L'editoria elettronica rappresenta un potenziamento delle possibilità della stampa. L'informatizzazione crescente non porta ad una diminuzione del materiale stampato ma ad un suo considerevole aumento, a causa dei minori costi di composizione e di stampa. La telematica
mette a disposizione modalità di comunicazione sincrone, quali
ad esempio le chat line (attraverso i programmi Irc - Internet Relay Chat),
e asincrone, quali ad esempio la posta elettronica, le mailng list, i
newsgroup, i list server, le BBS - Bulletin Board System, con possibilità
di collegamento uno-a-uno e uno-a-molti, come ad esempio la teleconferenza
e la videoconferenza. Definiamo quindi comunicazione mediata dal calcolatore (CMC) la comunicazione - uno a uno, uno a molti, molti a uno - che avviene secondo lo schema uomo-computer-uomo. Rientrano quindi in tale definizione: a) l'interazione sincrona o asincrona tra comunicanti sulle reti telematiche; b) la
diffusione di prodotti ipermediali, su dischetti e Cd-rom, che debbono
essere considerati a tutti gli effetti mezzi di comunicazione come libri
e giornali, con la differenza che la loro fruizione è mediata dal
calcolatore. La comunicazione
non è più il trasferimento del messaggio da un emittente
ad un ricevente, secondo il classico modello lineare di Shannon, ma un
processo di negoziazione del senso da dare alle varie situazioni
tra un insieme di attori all'interno di una relazione strutturata. Questo
modello propone una differente focalizzazione dell'attenzione, allontanandola
dagli individui come emittenti e riceventi indipendenti di messaggi e
orientandola verso individui come attori operanti all'interno di una rete
che consiste di relazioni indipendenti incapsulate in strutture organizzative
e sociali. La comunicazione cessa di essere considerata alla stregua di
un processo individuale. La CMC, pur epurando la comunicazione da segnali
di intesa, tono di voce, pause, mimica facciale, tipici delle interazioni
con presenza fisica dei partecipanti, ricrea una dimensione sociale nell'interazione
grazie alla creazione di contesti simbolici comuni: il contesto sociale
è presente nella CMC perché sono presenti i processi di
categorizzazione di sé, dell'altro, del proprio gruppo di riferimento,
dell'organizzazione, della situazione, che sono le strutture portanti
dei contesti sociali. Il gruppo è concettualizato in termini socio-cognitivi.
La CMC
su rete telematica può utilizzare: LA NASCITA DI UNA NUOVA SOCIETA' Diverse riflessioni teoriche stanno tentando di valutare le ripercussioni sociali che i nuovi media avranno sull'odierna società, su questo tema consiglio il testo di M. Castellas
DAI PRIMI MEDIA AL MEDIA FUSION - DAI MASS MEDIA ai new media Come il linguaggio dei mass-media si e' trasformato e si sta trasformando in relazione all'introduzione dei nuovi media. per una esaustiva storia dei media andate al sito di mediamente http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/tematich/media.htm oppure leggete le riflessioni politiche del Ministero delle Comunicazioni su http://www.comunicazioni.it/it/Img/13/libro_bianco.pdf - COMUNICAZIONE e linguaggio dei media I sistemi di base per investigare il rapporto tra un medium e il linguaggio che esso veicola sono di due tipi: 1.
l'impiego del codice - LA CONVERGENZA DIGITALE, quale linguaggio? Con il concetto di
convergenza digitale si affacciano due ipotesi sul linguaggio futuro dei
media: 1. nascita di nuovo
medium che ingloba-assimila-riduce gli altri linguaggi in un nuovo formato
ma che conserverà al suo interno un LINGUAGGIO con caratteristiche
di contaminazione; A questo punto le domande sorgono spontanee e vi invito a riflettere sulle possibili risposte. I linguaggi sono sempre CIRCOLARI quindi rimadano necessariamente ad altri oppure possono essere totalmente INNOVATIVI? Appurato che la tecnologia sia nel fornire un supporto sia nel far veicolare il messaggio da un dispositivo tecnologico costringe a rimodellare i meccanismi di comunicazione, il quesito rimane se queste nuove forma di comunicazione sono, o potrebbero diventare, NUOVI LINGUAGGI, oppure sono solo nuove strategie di utilizzo vincolate dal mezzo ma riportabili ad una forma comune? articolo di Paolo Ferri http://www.gdmland.it/sezioni/canale_notizia.asp?ID_NOTIZIA=11544
Marshall McLuhan
le fonti on line sono tantissime vi segnalo solamente alcuni articoli: Derrick de Kerckhove
Paul Virilio
Pierre Levy
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per approfondimenti: De
Kerckhove D. - Brainframes. Mente, tecnologia, mercato - Baskerville -
Bologna 1993 |